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“No sta a contâmi dome chê storie”

In occasione dell’edizione 2016 della Festa della Patria, l’ARLeF ha chiesto al rapper friulano Dj Tubet di creare una canzone utile a spiegare la storia del Friuli ai giovani. Ne è nato il brano “No sta a contâmi dome chê storie”, eseguito da Dj Tubet insieme alla cantante Camilla Grassi, in arte Milly, che per la prima volta canta in friulano. La canzone ha come cornice la storia di un soldato in trincea durante la I Guerra Mondiale che, nell’attesa di ricevere un nuovo ordine d’attacco, ripercorre le tappe più importanti della storia del Friuli, facendo nel contempo una riflessione sulla guerra, la pace e sulle proprie radici. I nodi storici elencati utilizzano come fonte il libro “La nestre storie” di pre Checo Placerean. Nella composizione della base rap, c’è una citazione melodica cinquecentesca di Giorgio Mainerio: “Putta nera, ballo furlano”.

Contestualmente l’ARLeF ha lanciato un concorso di idee per la realizzazione del video della canzone, pensato quale veicolo promozionale ufficiale della Festa della Patria, edizione 2016. Vincitore del concorso è risultato il regista, sceneggiatore e illustratore monfalconese Massimo Racozzi. Il video, realizzato da Racozzi in collaborazione con Stefania Carlotta Del Bianco e Maurizio Mattiuzza, accompagna il testo della canzone attraverso una storia ideata e realizzata utilizzando la tecnica del disegno animato eseguito a mano.

L’obiettivo dell’ARLeF nel sostenere questo progetto è stato duplice. Esso non solo rappresenta un veicolo multimediale promozionale della Festa, ma ha anche una finalità prettamente didattica. Il brano di Dj Tubet, infatti, risulta essere un valido strumento didattico per approfondire le tematiche e stimolare la riflessione sulla storia friulana dalle origini alla I Guerra Mondiale. Sono stati pertanto realizzati dei materiali utili al lavoro degli insegnanti, quali il testo della canzone con alcuni approfondimenti, lo spartito per il flauto, diverse basi della canzone stessa e i file audio-facilitatori, registrati a diverse velocità affinché gli alunni possano esercitarsi nell’esecuzione al flauto della canzone. La base musicale, inoltre, può essere utilizzata come strumento d’accompagnamento per cantare la canzone così come viene fornita, o apportando dei cambiamenti seguendo le necessità dell’insegnante.

Data iniziativa: aprile 2017

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