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Cui che al sa il furlan, al sa di plui

Cui che al sa il furlan, al sa di plui. Catine è testimonial della nuova campagna di promozione dell’ARLeF, volta a far crescere la consapevolezza che la lingua friulana è una risorsa importante per l’educazione linguistica.

Far crescere la consapevolezza che parlare friulano in casa rappresenta una risorsa è il messaggio attorno al quale è costruito, in particolare, il racconto dello spot video Cudumars, che sarà veicolato su tv, web e social. A tavola, mamma e papà parlano tra di loro in friulano ma coi figli passano sempre all’italiano, anche per cercare di convincere il piccolo Fabio a mangiare i cetrioli che ha nel piatto. È qui che entra in scena una Catine in miniatura… e mamma e papà non esiteranno più a rivolgersi anche ai figli in friulano.

La voce e la simpatia di Catine sottolineano l’importanza di parlare friulano nella relazione genitori-figli e nonni-nipoti anche nello spot radiofonico, affiancata stavolta da Fabiano Fantini.

La campagna multicanale Cui che al sa il furlan, al sa di plui è declinata in spot tv, spot radiofonico, pagine su stampa cartacea e comunicazione web e social.

Per saperne di più, visitare la pagina di progetto Cui che al sa il furlan, al sa di plui



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