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Uno dei primi testi poetici in friulano è del XV secolo. Si tratta di un contrasto a due voci (maschile-femminile) in forma di dialogo amoroso fra i personaggi e, per questa sua struttura, potrebbe essere considerato il primo abbozzo di brano da rappresentazione. Fra il 1500 ed il 1600 in Italia nasce la Commedia dell’arte che rappresenta il suo tempo con vizi e virtù, portando in scena spettacoli allegorici ispirati alla vita quotidiana dell’epoca. In Friuli gli spettacoli di Commedia dell’arte non erano rappresentati da gruppi locali ma da compagnie veneziane di passaggio. E proprio l’assenza delle fondamenta culturali poste dalla Commedia sarà causa del mancato sviluppo del teatro nella nostra lingua sino al XIX secolo.

Il primo vero e proprio testo teatrale in friulano, infatti, risale al 1847, quando Pietro Zorutti firma la commedia Il trovatore Antonio Tamburo.
Il Novecento segna la nascita di numerose compagnie filodrammatiche seguite dall’arrivo di diversi scrittori, autori di commedie leggere, che caratterizzano il teatro friulano con testi semplici e divertenti e di gradimento popolare.

Solamente negli ultimi decenni del Novecento il teatro friulano riesce in parte a liberarsi dei contenuti tradizionali per avvicinarsi a linguaggi narrativi moderni nel tentativo di creare una propria identità culturale. Ed è in questi anni che nascono le prime iniziative di formazione teatrale che porteranno, in seguito, alla costituzione di alcune compagnie teatrali professionistiche.
Nel 2011 è stato firmato un accordo di collaborazione triennale che riunisce 14 soggetti, fra istituzioni ed enti teatrali, per promuovere il teatro in marilenghe: la “Farie Teatrâl Furlane“.

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Oggetto Guarda
Il teatro in lingua friulana: intervista a Massimo Somaglino
La storia del teatro friulano: intervista a Paolo Patui

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